Le ricorrenze del 14° GP Storico di Monte-Carlo

Tanti anniversari protagonisti del Gran Premio, sempre più orientato alle Formula 1 post-’66 (quattro griglie su otto, dalla “D” alla “G”). Restano le anteguerra (gruppo A1), le GP a motore anteriore pre-’61 (A2), le F2 dal ’56 al ’60 e le F1 dal ’61 al ’65 (B) e le Sport dal 1952 al 1957

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Si disputa questo fine settimana il Grand Prix Monaco Historique, lussuoso evento che ogni due anni anticipa il Gran Premio di Formula 1 valido per il Campionato del mondo.

100 anni fa (1924), l’iconica Bugatti 35 fu svelata a Lione, vincendo poi le prime due edizioni del Gran Premio di Monaco nel 1929 e nel 1930 nella sua versione con compressore. Nel 1984, l’Automobile Club de Monaco organizzò una corsa Bugatti per celebrare il 60° anniversario della leggendaria Bugatti 35.

90 anni fa (1934) apparivano le monoposto Mercedes che vinsero gli ultimi tre Gran Premi di Monaco prebellici, nel 1935, 1936 e 1937. Nel 1934 calcò i circuiti anche la ERA (vincitrice della prima Coppa Principe Ranieri nel 1936, monopolizzando il podio). L’ERA fu nuovamente sulla griglia di partenza nel 1950 per la prima edizione del Gran Premio di Monaco, valido per il nuovissimo Campionato del Mondo di Formula 1.

70 anni fa (1954), la Mercedes era ancora in cima alla classifica, con l’apparizione della W196 che distrusse la scena dei Gran Premi nel 1954 e 1955, e Juan-Manuel Fangio vinse i titoli del Campionato del Mondo negli stessi due anni. Anche nel 1954 l’apparizione della Maserati 250F non lasciò nessuno indifferente. Le vetture italiane furono presenti a Monaco dal 1955 al 1959, vincendo due volte: nel 1956 con Juan-Manuel Fangio, e nel 1957 con Stirling Moss al volante.

60 anni fa (1964), John Surtees, già pluricampione del mondo di Moto, lo divenne anche in Formula 1 con la Ferrari. L’inglese fu sempre presente al via del Gran Premio di Monaco dal 1960 al 1971, collezionando 12 presenze. Successivamente, Surtees divenne un marchio e un costruttore a pieno titolo nella disciplina, le sue monoposto parteciparono al Gran Premio di Monaco tra il 1971 e il 1978.

50 anni fa (1974), il marchio Hesketh, di breve durata, entrò in questa disciplina. Un giovane e appariscente Lord, Thomas Alexander Fermor-Hesketh, insieme al suo pilota James Hunt, hanno dato alla F1 un’immagine glamour in linea con quella del Principato. Fu anche l’anno della rivelazione per l’ingegnere Harvey Postlethwaite, che progettò non solo la prima Hesketh, ma anche la Wolf WR1 che vinse tre Gran Premi nella sua primissima stagione nel 1977, compreso il GP di Monaco con Jody Scheckter al volante.

Infine, 40 anni fa (1984), il talento già collaudato di Ayrton Senna, sulla sua umile Toleman-Hart, brillò quando conquistò il 2° posto sotto la pioggia, dietro Alain Prost, al 5° GP della sua carriera di F1, disputato sotto una pioggia torrenziale.

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