Tutti in caccia della Lotus numero 1

La Casa inglese fa appello agli appassionati per cercare la prima auto costruita da Colin Chapman, per il 70° del marchio
Era un’Austin Seven modificata dal geniale ingegnere nel garage dei genitori della sua futura moglie
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Nel 2018 la Lotus compie 70 anni. La prima auto a fregiarsi del prestigioso marchio inglese fu costruita nel 1948. Non si può parlare di vera e propria fondazione dell’azienda, dato che Colin Chapman, creatore e animatore del suo marchio fino alla scomparsa, avvenuta in circostanze misteriose il 17 dicembre 1982, come molti “garagisti” inglesi (secondo una nota definizione di Enzo Ferrari), costruì la sua prima vettura quasi per gioco. L’allora ventenne Anthony Colin Bruce Chapman, studente di ingegneria appassionatissimo di automobili e corse, usò proprio un garage come sede del suo lavoro, quello dei genitori della futura moglie Hazel. E, come avrebbe fatto in seguito, alla sua prima automobile diede per nome un semplice numero: “1”. Tutte le Lotus saranno nominate così, in modo molto semplice, con il nome progressivo di progetto. Così, i numeri “7”, “25”, “33”, “49”, “72”, “79” sono rimasti nella storia dell’automobilismo. La Lotus “1” non era esattamente un’auto da corsa, ma da competizione si: era una macchina da Trial, specialità molto in voga all’epoca in Inghilterra. Un’automobile a cui il geniale Chapman già applicò le convinzioni tecniche che poi lo avrebbero reso famoso, la leggerezza soprattutto.
Intorno a questa macchina è presto calato un velo di mistero: benché la documentazione sulla sua esistenza sia abbondante, quasi subito se ne persero le tracce. Dopo qualche gara nel 1948, in cui ebbe immediato successo con lo stesso Chapman alla guida e la futura moglie Hazel al suo fianco, la Lotus Mk1 sparì, mentre Chapman era già impegnatissimo sull’evoluzione “2”.
Le ricerche della Lotus 1, da parte di molti, nel corso degli anni, non hanno mai dato frutti. Perciò, ora la Lotus ha lanciato una campagna per il ritrovamento della macchina, in occasione dell’anniversario del Marchio. Alla ricerca contribuisce il figlio di Colin, Clive Chapman, direttore del Classic Team Lotus: “Quella macchina è il nostro Graal -dice Clive-: rappresenta la prima volta in cui mio padre mise in pratica le sue teorie sull’incremento di prestazioni di un’automobile. Ritrovarla sarebbe una cosa grandiosa. Perciò ci piacerebbe che gli appassionati di Lotus si mettessero alla ricerca ovunque abbiano accesso: fattorie, garage, terreni, ovunque”.
La Lotus Mk1 era una Austin Seven, l’automobile più diffusa all’epoca in Gran Bretagna, modificata da Chapman secondo le sue convinzioni: in particolare la carrozzeria rivestita di pannelli di alluminio fatti su misura e la creazione di un vano posteriore in cui inserire due ruote di scorta, per migliorare la distribuzione del peso e la trazione. A novembre 1950 sulla rivista MotorSport apparve l’annuncio di una Austin Seven Special “quattro posti Sport modificata Trial”: Chapman la vendette per 135 sterline. L’unica informazione sul nuovo proprietario, giunta fino a noi, è che si trovasse nel nord dell’Inghilterra.
Difficilmente la Lotus Mk1 può essere finita in Italia, ma ci sembra doveroso dare il nostro contributo alla ricerca. Perciò, se doveste trovare i resti di quella che sembra un’Austin Seven, sappiate che potreset trovarvi di fronte a un pezzo di Storia.
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