È partita al Mugello l’Alfa Revival Cup 2019

L’ottava stagione di una delle serie di maggior successo in Europa (38 auto al “Via!”) ha avuto semaforo verde il fine settimana del 13-14 aprile. Una prova irta di difficoltà: a quelle congenite al tracciato si è aggiunta la pioggia
L’Autodromo del Mugello ha accolto il primo appuntamento dell’ottava stagione dell’Alfa Revival Cup. Per la serie, riservata alle vetture Alfa Romeo costruite tra il 1947 e il 1981, si presentano in circuito ben trentotto vetture che prendono parte alle quattro sessioni di prove libere in programma. L’impegnativo circuito toscano mette da subito alla prova la preparazione meccanica delle vetture. È Marco Guerra, a bordo della GTAM gestita dal Team Carrera a subire i danni maggiori al motore, che lo costringono ai box. Altri concorrenti sono in difficoltà ma la professionalità dei meccanici e la disponibilità da parte di numerosi team nei confronti degli amici-avversari, permette a tutti gli altri di prendere parte alla sessione di qualifica in programma il primo pomeriggio del sabato.
Le prove di qualificazione
Pole position per Grohmann, a bordo della sua GTAM, che precede di quasi un secondo Arnaldi con la sua GTAM Gruppo 5. Seconda fila per Bertinelli e Körber. Un ottimo quinto posto per la nuova Giulia Sprint GTA 1600 Gruppo 4 del preparatore-pilota Restelli, in coppia con l’amico Zamuner. Accanto a loro partiranno in gara Scalini-Simoncini. Quarta fila per i fratelli Crescenti e per la GT Veloce 2000 Gruppo 5 di Luccioni. Ottimo nono tempo assoluto per la GTA Junior di Ondrak, prima vettura di cilindrata 1300 a qualificarsi. E’ tredicesima invece la Giulia Sprint GTA 1600 del periodo FIA F di Petrone-Barri. Tra le vetture più storiche, discreto risultato per l’esordio della Giulietta Spider Veloce dei Raimondi padre-figlio, che subiscono però una rottura alla pompa dei freni che purtroppo non gli permetterà di prendere parte alla gara. Tra le GT Veloce 2000 sono i Mercatali padre-figlio ad ottenere il miglior piazzamento. Sessione sfortunata per Verga che, complice il raffreddamento degli pneumatici durante la Safety Car, perde il controllo della sua GT Veloce 2000 uscendo di pista. È illeso il pilota palermitano, che abbandona però la possibilità di guadagnarsi il podio, nonostante il suo secondo miglior tempo di classe nella qualifica.
Wet race
Domenica mattina, poco prima delle nove, orario previsto per l’inizio della gara, la pista risulta molto umida, la temperatura è quasi invernale ed il cielo confonde gli animi con nuvoloni neri e sprazzi di luce. La scelta dei pneumatici mette alla prova i piloti delle vetture più moderne ai quali, da regolamento tecnico, è permesso l’utilizzo sia di gomme slick che di gomme intagliate. La gara viene dichiarata bagnata dal Direttore di Gara e si applica quindi la procedura prevista per la partenza lanciata, che avviene dietro la Safety Car. Si schiera in ultima posizione il giovane Guerra, ma la speranza di aver risolto il problema al motore subìto il giorno precedente lo lascerà da li a molto poco, proprio nel giro di formazione. Ritiro immediato anche per Barri, che soffre problemi al cambio che rimandano quindi l’esordio della nuova vettura alla prossima gara di stagione.
Dopo un primo giro la Safety Car si ritira ed ha inizio la vera bagarre, tra i primi posti si susseguono i sorpassi tra le GTAM di Bertinelli, Grohmann, Körber, la Gruppo 5 di Arnaldi e l’Alfetta GT6 dei Senesi Mazzuoli-Bigliazzi. La gara si dimostra molto combattuta anche nelle posizioni più arretrate. E’ quindi il momento dell’apertura della finestra del cambio pilota o pit stop obbligatorio per chi corre solo. A causa di una vettura insabbiata in una posizione ritenuta pericolosa, la direzione di gara fa uscire una seconda Safety Car che oltre a ricompattare le vetture, avvantaggia chi riesce a raggiungere la pit lane per lo stop dei sessanta secondi. La situazione in pista sembra risolta, la Safety Car rientra ai box e ha luogo quindi una nuova ripartenza. La situazione meteo va però peggiorando e si scatena un acquazzone. L’uscita di pista del brasiliano Della Noce con la Giulia Sprint GTA Gr. 4 sul rettilineo di partenza probabilmente causata da un acquaplaning testimonia la difficoltà delle vetture a rimanere in pista; per la terza volta esce la Safety Car ma dopo poco il Direttore di Gara decide di esibire la bandiera rossa e terminare così la gara con circa nove minuti di anticipo.
Primo assoluto
La classifica è quindi congelata al giro precedente e vede, sul podio assoluto nonché quello di classe tra le GTAM periodo G2/H1 TC2000, l’austriaco Grohmann, seguito da Bertinelli e dal tedesco Körber. Quarto piazzamento assoluto per Scalini-Simoncini. Quinta posizione per Mazzuoli-Bigliazzi. A seguire la GTAM di Oliva-Magonio, Ondrak con la GTA 1300 Junior edi Winkler padre-figlio. Nonostante l’uscita di pista l’equipaggio Serio-Della Noce mantiene il nono piazzamento assoluto, primo di classe davanti a Restelli-Zamuner.
Periodo FIA F
Per il periodo FIA F la prima vettura è la Giulia Sprint GTA di Guerra-Mischis, che si classifica sedicesima assoluta lasciando alle spalle Fabian Körber su Giulia Ti Super ed il tedesco Ludwig. Tra le GT Veloce 2000 Turismo di Serie hanno la meglio, sul circuito di casa, i Mercatali della Scuderia Biondetti. Nella stessa classe seguono i due nuovi equipaggi Silvestrini-Tronconi e Gerli-Riccardi.
Periodo FIA E
Tra le Giulietta Ti del periodo FIA E, primo posto per i fratelli Morteo, seguiti da Bambi e Milla-Chersevani che vedono chiudere la loro gara all’undicesimo giro dopo essere finiti fuori pista. Assegnati punteggi e coefficienti di storicità, in base alla classe di appartenenza di ogni vettura, la classifica assoluta dell’Alfa Revival Cup 2019 vede in testa i fratelli Morteo che, con la Giulietta Ti del 1960, salgono a quota 18 punti. Secondi, ad un solo punto di distanza, Guerra-Mischis con la Giulia Sprint GTA 1600. Al terzo posto Bambi, a quota 16. Ma la stagione è solo agli inizi e la partecipazione ad ogni tappa è necessaria e fondamentale per accumulare punti importanti per conquistare il titolo di vincitori dell’Alfa Revival Cup 2019 ed aggiudicarsi una forma intera di Parmigiano Reggiano biologico prodotto da Bio Hombre, nota azienda agricola modenese della famiglia Panini, sponsor della serie. Una prima gara di stagione senza dubbio molto impegnativa sia per le vetture che per i piloti lascia però presagire una stagione sempre più competitiva e divertente. Non perdetevi quindi il secondo dei sei appuntamenti previsti, che si svolgerà il prossimo 25/26 maggio all’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola.
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