di Luca Gazzaretti
20 September 2016

L’ASI in festa: 50 anni spesi per la conservazione delle automobili

Il fine settimana scorso si sono disputati i festeggiamenti per il mezzo secolo del Club. Scoperta una targa a Bardolino, per commemorare il primo ritrovo nel 1966

L’ASI in festa: 50 anni spesi per la conservazione delle automobili

Immaginare cosa doveva essere il motorismo storico nel 1966, appare assai difficile. Un concentrato di pochi eletti che, per sfizio e passione, iniziavano a collezionare automobili del passato. Quelli erano gli anni di maggiore espansione del mercato automobilistico e pensare che i primi due club ufficiali d’Italia, il Veteran Car Club d’Italia, con sede a Torino, e la FIAME, con sede a Milano, abbiano deciso di creare un’unica associazione a salvaguardia di poche veterane, oggi come oggi, non può che strapparci un sorriso. Grazie però alla lungimiranza di questi signori, l’ASI, acronimo di Automotoclub Storico Italiano con sede a Torino, è oggi un’ importante realtà con ben 270 club federati e 45 aderenti. Il club si occupa della salvaguardia di mezzi d’interesse storico, siano essi aerei, navi, vetture, camion, moto, go-kart e quant’altro si muova con motore a scoppio.

Il cinquantesimo anniversario ha avviato le celebrazioni a Bardolino (VR),  sulle rive del lago di Garda, il 14 settembre scorso. Fu proprio la cittadina benacense, nel lontano 25 settembre 1966, a creare l’atmosfera giusta per dar vita al nuovo sodalizio. Alla presenza di oltre 200 vetture di altissima qualità, il presidente Roberto Loi ha elogiato i risultati raggiunti in cinquant’anni di attività.  Dai 700 iscritti del 1978, si è saliti velocemente a quota 3000 nel 1982. Oggi, sono ben 170.000 le persone che danno linfa all’associazione. Il crescente interesse storico e culturale nel motorismo d’epoca, ha dato la possibilità all’ASI di aiutare i propri soci a dar voce alle problematiche del movimento. La collaborazione aperta con le istituzioni e con -pochi in verità- politici attenti all’importante ruolo del motorismo italiano, ha portato importanti risultati come ad esempio la defiscalizzazione dei mezzi dichiarati d’interesse storico e collezionistico.

La prima giornata di festa -le successive si sono tenute a Torino, per l’intero fine settimana, con un simposio e con raduni e concorsi di eleganza- ha avuto il suo quartier generale presso Borgo Munus, elegante salotto della cittadina lacustre. Per la gioia di appassionati e di turisti ancora molto presenti in zona, Bardolino è stata letteralmente presa d’assalto dalle rombanti storiche. L’elegante lungo lago è stato ricoperto da vetture di altissimo livello. Le auto di produzione nazionale e straniera erano ben rappresentate. Dalle eleganti Lancia alle sportive Alfa Romeo e Ferrari, per passare ad Aston Martin, Triumph, MG e quindi Mercedes-Benz e Porsche, fino alle immancabili Fiat Topolino e 500. Una targa commemorativa è stata scoperta nel centro della cittadina a ricordare il cinquantesimo della fondazione alla presenza dei soci ospiti e delle autorità locali. Il pranzo presso la storica Loggia Rambaldi, ha offerto la possibilità ai partecipanti di gustare il medesimo menù che fu offerto nel 1966 in occasione della nascita dell’ASI.

Ci piace immaginare che durante il primo simposio, il tipico piatto gardesano “luccio con polenta” accompagnato da un buon bicchiere di Bardolino DOC, avrà aiutato le varie anime della nascente associazione a trovare facilmente un’intesa.

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