Bonhams porta a Monterey la Bugatti Tipo 51 che fu di Lord Howe

Guidata anche da Nuvolari, ha il motore bialbero in testa ispirato a quelli dell’americano Miller (e dalla… Peugeot).

Bonhams porta a Monterey la Bugatti Tipo 51 che fu di Lord Howe

Mancano pochi giorni al via delle “danze” californiane nella settimana di Monterey-Pebble Beach. Nella sette (e più) giorni di kermesse dedicata all’automobile con sfilate, raduni, concorsi d’eleganza e gare in circuito, i titoli dei giornali verranno, come sempre, dalle aste che si aspettano milionarie. Bonhams cala il suo “carico” da novanta a pochi giorni dall’incanto di Quail Lodge a Carmel, dove il 19 Agosto presenterà, tra le altre, questa favolosa Bugatti Tipo 51 da Grand Prix, un esemplare tra i più noti per la storia e per il fatto di essere stata guidata, tra gli altri, da Tazio Nuvolari. Si tratta del telaio numero 51121, che iniziò la sua carriera nelle mani di una delle principali personalità dell’automobilismo britannico, cioè Francis Curzon, quinto Conte di Howe: egli la condusse in gara sui principali circuiti di Gran Bretagna ed Europa. Al Meeting d’autunno di Brooklands, nell’Ottobre 1933, anche Tazio Nuvolari si mise al volante dell’auto, di ritorno dalla vittoria con una MG al RAC Tourist Trophy di Ards.

La Tipo 51 è importante nella storia della Bugatti per essere stata il primo modello da corsa con motore a distribuzione bialbero in testa (preceduta in questa primizia dalla Tipo 50). Una soluzione tecnica ispirata dall’esperienza di Harry Miller in USA: il noto preparatore-motorista statunitense aveva a sua volta studiato, nei primi anni Venti, il motore Peugeot bialbero che aveva vinto la 500 Miglia di Indianapolis nel 1913. Il braccio destro di Miller, Fred Offenhauser, su quella base svilupperà il motore più vincente della storia delle corse americane (la storia su Automobilismo d’Epoca di agosto/settembre ora in edicola).

Il motore è un 8 cilindri in linea di 2.262 cc con carburatore Zenith e compressore tipo Roots, per una potenza di 160-180 Cv a 5.000 giri.

La Bugatti 51 numero 51121 arriva a un’asta per la prima volta nella sua storia, dopo 30 anni di proprietà ininterrotta e dopo un accurato restauro effettuato dallo specialista Leydon Restorations di Lahaska, Pennsylvania. Non è prevista una stima d’asta, sarà interessante vedere quale quotazione potrà raggiungere.Mancano pochi giorni al via delle “danze” californiane nella settimana di Monterey-Pebble Beach. Nella sette (e più) giorni di kermesse dedicata all’automobile con sfilate, raduni, concorsi d’eleganza e gare in circuito, i titoli dei giornali verranno, come sempre, dalle aste che si aspettano milionarie. Bonhams cala il suo “carico” da novanta a pochi giorni dall’incanto di Quail Lodge a Carmel, dove il 19 Agosto presenterà, tra le altre, questa favolosa Bugatti Tipo 51 da Grand Prix, un esemplare tra i più noti per la storia e per il fatto di essere stata guidata, tra gli altri, da Tazio Nuvolari. Si tratta del telaio numero 51121, che iniziò la sua carriera nelle mani di una delle principali personalità dell’automobilismo britannico, cioè Francis Curzon, quinto Conte di Howe: egli la condusse in gara sui principali circuiti di Gran Bretagna ed Europa. Al Meeting d’autunno di Brooklands, nell’Ottobre 1933, anche Tazio Nuvolari si mise al volante dell’auto, di ritorno dalla vittoria con una MG al RAC Tourist Trophy di Ards.

La Tipo 51 è importante nella storia della Bugatti per essere stata il primo modello da corsa con motore a distribuzione bialbero in testa (preceduta in questa primizia dalla Tipo 50). Una soluzione tecnica ispirata dall’esperienza di Harry Miller in USA: il noto preparatore-motorista statunitense aveva a sua volta studiato, nei primi anni Venti, il motore Peugeot bialbero che aveva vinto la 500 Miglia di Indianapolis nel 1913. Il braccio destro di Miller, Fred Offenhauser, su quella base svilupperà il motore più vincente della storia delle corse americane (la storia su Automobilismo d’Epoca di agosto/settembre ora in edicola).

Il motore è un 8 cilindri in linea di 2.262 cc con carburatore Zenith e compressore tipo Roots, per una potenza di 160-180 Cv a 5.000 giri.

La Bugatti 51 numero 51121 arriva a un’asta per la prima volta nella sua storia, dopo 30 anni di proprietà ininterrotta e dopo un accurato restauro effettuato dallo specialista Leydon Restorations di Lahaska, Pennsylvania. Non è prevista una stima d’asta, sarà interessante vedere quale quotazione potrà raggiungere.

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